Adolescenza come teatro della festa


Dal 31 marzo al 2 aprile presso il TeatroLaCucina di Milano, è andato in scena lo spettacolo dei ragazzi del laboratorio teatrale della NON-SCUOLA, Teatro delle Albe e Olinda.




“Ne Le Grandi Dionisie, sarà Dioniso in persona a guidarci in un vero e proprio confronto fra tragico e comico, un inno al teatro in cui si passerà dal furore e la poesia dei rituali dionisiaci nelle Baccanti di Euripide alle comiche invenzioni e le allusioni politiche di Donne al parlamento di Aristofane. Con le parole e le suggestioni di questi due grandi classici, 'il più tragico dei tragici' e 'il maestro della comicità occidentale', gli adolescenti di Milano si sono immaginati una Grecia antica in realtà a noi molto prossima, dove l’ordine della città, la gestione del potere e lo scontro tra maschile e femminile, parlano dell’oggi”.

Un’interpretazione ‘del tragico e del comico’ reale e simbolica, intensamente rappresentata da un coro di voci e di corpi suggestivi e vitali, abitanti del presente e sognatori di possibilità.

“Il teatro è nato nella relazione tra sacro e profano, sulla soglia dove queste esperienze toccano il massimo della contaminazione: ha origine dal ditirambo, canto in onore del dio Dioniso, e si muove tra la sua ebbrezza e il sogno di Apollo, come due impulsi indistricabili, ci ha insegnato Nietzsche. È spazio privilegiato per l’incontro, terreno di abboccamenti e dissidi tra gli dei, e anche tra dei e uomini”. 

F. Antonacci, Corpi radiosi, segnati, sottili. Ultimatum a una pedagogia dal “culo di pietra”, F. Angeli, Milano 2012.

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