Gli Sporcelli


“Se una persona ha brutti pensieri, dopo un po’ glieli leggi in faccia. E quando i brutti pensieri li ha ogni giorno, ogni settimana, ogni anno, il suo viso diventa sempre più brutto, finché diviene talmente brutto che non sopporti quasi più di guardarlo. Una persona con pensieri gentili non potrà mai essere brutta. Potrà avere il naso bitorzoluto e la bocca storta e i denti in fuori, ma, se ha pensieri gentili, questi le illumineranno il viso come raggi di sole, e apparirà sempre bella”.
R. Dahl, Gli Sporcelli, Salani, Verdellino di Zingoia (BG), 2013, p. 16-17

Gli Sporcelli è un piccolo romanzo esilarante e spassoso che ci immerge nella sporcizia ripugnante di una casa senza finestre circondata da un giardino costruito per tenere lontani i bambini ficcanaso, per addomesticare brutalmente quattro scimmiette a rimanere a testa in giù e per catturare volatili per il Pasticcio di Uccelli del mercoledì sera.
Gli Sporcelli sono una coppia di persone cattive, sporche e brutte diventate tali perché malvagie e sempre intente a farsi scherzi orribili. Il signor Sporcelli  è un Pelinfaccia, ha tutto il viso ricoperto di folti peli che gli spuntano dal naso e dai buchi delle orecchie e una barba lunghissima dove rimangono incastrati pezzi di cibo; la signora Sporcelli è di una bruttezza altrettanto raccapricciante, è gobba, ha un occhio di vetro, un naso lungo e usa sempre un bastone per spaventare i bambini, i cani e i gatti.

Cosa né sarà degli Sporcelli non lo sveliamo qui ma vi lasciamo con la curiosità di avventurarvi senza pudori e superflui moralismi in una storia disgustosamente divertente.


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