“Quale tecnologia per quale autismo? Il progetto RODDI: per giocare, curare, imparare”.
“Quale
tecnologia per quale autismo? Il progetto RODDI: per giocare, curare,
imparare”.
Venerdì
1 aprile 2016, ore 9 - 13
Presso
il Comune di Milano - Sala Alessi, piazza della Scala 2, Milano
Prenda il lettore le pagine che
seguono come sfida e invito. Faccia il proprio viaggio secondo un proprio
progetto, presti minimo ascolto alla facilità degli itinerari comodi e
frequentati, accetti di sbagliare strada e di tornare indietro, o, al
contrario, perseveri fino a inventare inusuali vie d’uscita verso il mondo. Non
potrà fare miglior viaggio. E se, sarà sollecitato dalla propria sensibilità,
registri a sua volta quel che ha visto e sentito, quel che ha detto e sentito
dire. Insomma, prenda questo libro come esempio, mai come modello. La felicità,
che il lettore lo sappia, ha molte facce. Viaggiare, probabilmente, è una di
queste. Affidi i fiori a chi sappia badarvi, e incominci. O ricominci. Nessun
viaggio è definitivo.
J. Saramago, Viaggio in Portogallo
Le parole dello
scrittore portoghese Saramago restituiscono il senso del viaggiare, della vita
e forse il percorso dell’educare. Senza volermi qui addentrare nella trama di
analogie e corrispondenze lascerò ai lettori la possibilità di intraprendere un
viaggio che verrà raccontato venerdì 1 aprile in occasione del convegno “Quale
tecnologia per quale autismo? Il progetto RODDI: per giocare, curare, imparare”.
Il
convegno si propone di presentare il progetto RODDI, nato dalla
collaborazione tra l’associazione L’abilità, L’istituto Neurologico Besta di
Milano e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (Istituto di Bio-robotica) che ha
iniziato il suo viaggio a gennaio 2013 e si è concluso a dicembre 2015.
Roddi,
acronimo dell’ articolata dicitura inglese (New
Robotic Platform for Rehabilitation of Children with Pervasive Developmental
Disorders and Cognitive Impairments) è il nome del gioco che è stato
sperimentato con un gruppo di bambini con
autismo del centro educativo “Lo Spazio Gioco” di L’abilità. Il gioco è stato
pensato e creato per promuovere e stimolare la relazione tra bambino e
educatore e migliorare le capacità di interazione sociale, un facilitatore, un
mediatore sociale per stimolare e ampliare le relazioni umane anziché sostituirle.
Qui il programma del convegno che vedrà la partecipazione di tutte le figure
professionali che hanno partecipato al progetto.
Elisa
Rossoni racconterà l’esperienza di gioco avvenuta con bambini con disturbi
dello spettro autistico in un contesto educativo che si pone l’obiettivo di
promuovere il diritto al gioco attraverso la strutturazione di un contesto
adeguato e la continua ricerca e sperimentazione di giochi adatti e adattati a
partire dai bisogni e dalle potenzialità di ogni bambino.
La partecipazione al
convegno è gratuita ma è necessario iscriversi a comunicazione@labilita.org o
telefonare 02/66805457
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