La grande estasi dell’intagliatore Steiner di Werner Herzog
La grande estasi dell’intagliatore
Steiner è un film documentario di Werner Herzog (1974) che ci
restituisce, attraverso immagini sapientemente rallentate nel paesaggio sonoro
creato dalla musica (Herzog, Lezioni di
cinema III, 1991), l’estasi e la vertigine del gioco.
Walter
Steiner è un intagliatore svizzero. Con la stessa passione con cui si dedica
alla scultura, Steiner non può fare a meno di giocare a volare con gli sci e,
con dedizione artigianale, prepara ogni suo volo. Il suo record mondiale di 179
metri è restato a lungo imbattuto.
Quando
inizi a volare senti la tensione nella tua testa ma non prima. Può darsi che non
riesca neanche a chiudere la bocca perché sento che è inutile, sono
praticamente paralizzato. Poi diventa tutto più semplice. È in questo momento
che ti rendi conto di quello che sta succedendo. Questo è quello che rende il
volo con gli sci eccezionale (Steiner).
Le
parole di Steiner, e tutto il film di Herzog, ci restituiscono il fascino del vortice, quella dimensione del gioco che Roger Caillois (1967) ha classificato
come ilinx, la vertigine, lo
smarrimento, il panico voluttuoso che ricerchiamo nei giochi di movimento accelerato,
di rotazione o di caduta. Il volo sugli sci sembra iscriversi dentro tale
categoria senza ridursi ad essa perché entra in gioco
anche il destino (alea), le
condizioni climatiche, il vento, il gelo, la rapidità della pista e affiora l’agon, la competizione della gara, la
destrezza, il valore professionale, l’allenamento.
Per
assaporare e, forse, comprendere il brivido del limite, la vertiginosa precipitazione
che rapisce Steiner nell’ebbrezza dell’estrema velocità non ci resta che
abbandonarci alle immagini, nell’istante spasmodico e infinito del volo.
Vorrei rimanere solo al mondo,
solo io, Steiner,
e nessun altro essere vivente.
Nessun sole, nessuna cultura,
io nudo sulla punta di un’alta roccia,
senza temporali, senza neve, senza banche,
senza denaro, senza tempo, senza respiro.
Forse, solo allora, non avrei più paura.
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