Sing Street di John Carney
Sing
Street di John Carney è un film uscito recentemente nelle
sale cinematografiche italiane. Un film che ha la potenza eversiva del Puer Ludens.
Conor è un ragazzo
quindicenne che vive a Dublino, nella metà degli anni ’80. Conor vive ai margini di una famiglia in crisi che si sta
disgregando, ai margini delle regole disciplinanti e omologanti della scuola,
ai margini di Londra, città ambita e sognata, e soprattutto ai margini di un
passione travolgente per una ragazza, Raphina, che lo considera semplicemente un
amico.
Conor è un poeta,
scrive testi di canzoni. La passione per Raphina lo muoverà verso “ciò da cui
si sente chiamato”(Benasayag, 2016), verso la possibilità di realizzare la sua
singolarità e porsi al centro di un nuova storia. Crea una band, si traveste,
gioca con la musica, gira video per i vicoli di una città che, secondo i
dettami dell’utilitarismo, lo etichetta come perditempo e diverso, si rifiuta di indossare
le scarpe nere imposte dalla divisa della scuola.
Conor non si lascia
catturare e imbrigliare da un mondo adulto assente o arreso passivamente alle regole della normalizzazione, ma
accompagnato da un adulto, il fratello maggiore, che ha smesso di sognare, si
imbarca verso i suoi sogni.
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