Marco Baliani, Ogni volta che si
racconta una storia, Laterza, Bari, 2017
"Il
bambino impara dalla voce e dagli occhi dell'adulto narratore che le parole
costruiscono mondi che è possibile toccare e visitare ad occhi aperti, con le
paure e le eccitazioni che stanno lì ad ogni svolta del racconto. Impara a far
vivere l'invisibile, e a nutrirsene".
Marco
Baliani
Ogni
volta che si racconta una storia si crea e istituisce un
cerchio magico, un luogo extraordinario dove avviene un incontro appassionato e
appassionante: l’incontro tra chi narra e chi ascolta, tra la vita e la sua
ripresentificazione, tra il visibile e l’invisibile.
Ogni
volta che si racconta una storia si accede a una radura
spazio-temporale che concede una sosta nello scorrere ordinario e impetuoso
della vita e dona il presente dell’atto teatrale grazie alla ripetizione del
gesto dell’attore.
Ogni
volta che si racconta una storia ci si avvicina al
mistero delle origini, all’esperienza antica del raccontare e del raccontarsi,
si tessono i fili della storia dell’uomo e del mondo.
Ogni
volta che si racconta una storia si prova ad assumere una
qualità di presenza “viva e decisa” (Barba) che permette a chi ascolta di
crederci, di trasformare le parole, i gesti e i silenzi in visioni, di evocare
immagini, di risignificare il reale (Turner).
Ogni
volta che si racconta una storia si riattiva lo stupore del
bambino che è curioso di tutto ciò che lo circonda, che attende impaziente la
ripetizione di una storia, che gusta l’eccitazione dell’attesa e si lascia
rapire dall’incanto del gesto, della voce e delle parole.
Ogni
volta che si racconta una storia ci si assume la
responsabilità di guidare e far smarrire lo spettatore, seducendolo e sviandolo
verso l’ignoto, errando lunghi percorsi non predeterminati e seguendo le tracce
di immagini e sensazioni che disegnano mappe misteriose e incoerenti
(Bottiroli).
Ogni
volta che si racconta una storia si apre la possibilità di
una trasformazione che può avvenire grazie all’incontro intenso e profondo tra
il corpo narrante dell’attore e il cuore dello spettatore per tramite
dell’immaginazione.
Ogni volta che Marco Baliani
racconta una storia ci regala l’incanto di un momento che esiste solo quando
accade (Brook) ma capace di irradiare parole che liberano l’immaginario e voci
che continuano a risuonare per reinventare il mondo narrandolo, ogni volta, da
capo.
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