Con gli occhi di Picasso
“Un
bambino vede la faccia di sua madre, la vede in un modo completamente diverso
da come la vedono le altre persone. Non parlo dello spirito della madre ma dei
lineamenti e del complesso della faccia, il bambino la vede molto da vicino, è
una faccia grande per gli occhi di un piccolo, è certo che il bambino per un po'
di tempo vede soltanto una parte della faccia di sua madre, conosce un tratto e
non un altro, un lato e non l’altro; e nella sua maniera Picasso conosce le
facce come un bambino conosce le facce e la testa e il corpo. Gli stava allora
cominciando a cercare di esprimere questa consapevolezza e la lotta era
spaventosa perché, con l’eccezione di qualche scultura africana, nessuno aveva
mai tentato di esprimere cose viste non come le si conosce ma come sono quando
le si vede senza ricordarsi di averle guardate”.
G. Stein, Picasso,
Skira, 2017, p.24.
Il giovane pittore, 1972
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Claude che disegna, Françoise
e Paloma, 1954
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Paulo che disegna, 1923
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Giovane ragazzo con l’aragosta,
1941
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Bambino con colombe, 1943
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Giocatori di palla sulla
spiaggia, 1928
“Ci vuole un’infinità di tempo per diventare giovani”.
P. Picasso
Palazzo
Ducale – Genova
10
novembre 2017 – 6 maggio 2018
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