Ci sono estasi indispensabili...


Ci si prenderebbe gioco di un padre che per amor di suo figlio andasse a “staccare la luna”. Ma il poeta non si ritira di fronte a questo gesto cosmico. Sa, nella sua ardente memoria, che quello è un gesto infantile. Il bambino sa che la luna, questo grande uccello biondo, ha il nido in qualche angolo della foresta.
Gaston Bachelard, La poetica della rêverie

Alberto Casiraghi, in arte Casiraghy, è poeta, prolifico scrittore di aforismi, pittore, violinista, artigiano e fondatore, nel 1982, di una casa editrice particolare, Pulcinoelefante, che stampa con caratteri mobili libri in edizione limitata (non più di 35 copie) su carta speciale da toccare, accarezzare e annusare. “È il panettiere degli editori, l’unico che stampi in giornata” (Scheiwiller).
Lo abbiamo conosciuto due anni fa nella sua casa-laboratorio di Osnago, a cui abbiamo avuto accesso grazie al film documentario di Silvio Soldini Il fiume ha sempre ragione.
Lo seguiamo sulla sua pagina facebook che ha come immagine del profilo la fotografia dell’artista-bambino. Immagine letterale e simbolica del nucleo atemporale dell’infanzia, del pozzo profondo del fanciullo come simbolo a cui Casiraghy attinge costantemente per rappresentare e trasformare la realtà.
Per questo vogliamo regalarvi alcuni disegni, che Casiraghy offre in dono alle migliaia di persone che lo seguono e che tendono a una comprensione più ampia del reale.


Ci sono estasi indispensabili…

Conosco sogni inquieti che fanno volare…


Quando frequentavo la magia…

Da anni cerco giocattoli inquieti…

Il signor Chissà…

Nel vento inquieto e infelice…

Questa notte ho sognato di attraversare l’universo…

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