Il piccolo mondo di Villa Topi

Giulia e Sam non potrebbero essere più diversi, non hanno nulla che li accomuni, né il temperamento, o il genere, il tipo di famiglia, o la religione. Eppure sono amici, a dispetto di tutto. Giulia è esuberante, coraggiosa pasticciona, Sam è timido, posato, ubbidiente.
Custodiscono i loro tesori in un bauletto, la chiave viene nascosta nella casa affollata di Sam, ascoltano con incanto un violinista, aiutano il robivecchi a smistare carta, metallo e stoffe usate.
Nascono dall'immaginazione infante di Karina Schaapman, che ha realizzato le scenografie, le foto e i testi, per il bel libro Villa Topi, Nord-Sud edizioni, 2011.



Mi è capitato recentemente di rileggerlo e sono rimasta a osservare le piccole stoviglie, i minuscoli giocattoli della stanza di Sam, la cena apparecchiata per Shabbat, l'androne ricolmo di viveri in miniatura.


Sam e Giulia affrontano la paura per il buio della notte, la malattia, la nascita dei fratellini di Sam, il bucato: ogni giorno è una nuova avventura, quotidiana ma al tempo stesso piena di pathos.


Pensavo a Karina intenta a preparare i maglioni per Sam e Giulia, a infilarli, a predisporre i loro spazi. La cura e la tenerezza si legge nei particolari, nei microscopici rubinetti, nei cuscini ricamati, nei baffetti, nelle fattezze appena abbozzate dagli occhi a spillo, eppure così espressive. Un volume da tenere tra le mani a lungo, da rileggere molte volte, senza sperare di trovarvi nulla che non sia il mistero dell'infanzia.


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