Signori bambini
Tema:
Una
mattina ti svegli e ti accorgi che, durante la notte, sei stato trasformato in
adulto. In preda al panico, ti precipiti in camera dei tuoi genitori. Loro sono
stati trasformati in bambini. (p.19)
Il
compito, assegnato per punizione dal temibile e detestato Monsieur Crastaing a
tre allievi colpevoli di aver fatto un disegno ironico e denigrante dello stesso
insegnante, è il pretesto, per Daniel Pennac, per creare una storia divertente
e imprevedibile, per avviare una riflessione sull’infanzia.
Non
vi sveleremo cosa succederà a Igor, Joseph e Nourdine e ai loro genitori, ma vi
restituiamo le parole appassionate di Crastaing, professore inossidabile che ha
la capacità di trasformare i suoi allievi in statue di sale e di ricercare l’infanzia
perduta.
“Darei
qualsiasi cosa, mi sentite, assolutamente qualsiasi cosa per fare mio solo un
secondo della vostra infanzia! Provarne la gioia imbecille! L’ignoranza così
piena! I dispiaceri ottusi! La propensione a passioni a ripetizione, a
rinnegamenti fulminei, all’oblio a comando, alla cicatrizzazione immediata! La
sbalorditiva assenza di motivazioni! L’ebbrezza del presente! La coscienza
puramente digestiva! Darei qualsiasi cosa per essere stupido, un istante, come
un bambino! Godere appieno di questa stupidità!
Pascermi
una volta per tutte di questa idiozia delle origini e tornare al mio io adulto
sentendo finalmente di cosa mi sono liberato, a cosa sono stato capace di
sfuggire, cosa la mia coscienza ha sconfitto! Come dev’essere bello un ricordo
d’infanzia!
[…]
Come si deve essere pienamente quando si viene da dove siete voi!
Con
tutta quella stupidità dietro le spalle! E come si vive male, quando non si è
mai sentito quell’afrore! Come si esiste poco senza infanzia!” (p.176).
Commenti
Posta un commento