Chi trova un pinguino ...






Cosa succede quando un bambino trova un pinguino sulla porta di casa?
Lo riporta a casa, al Polo Sud come gli hanno insegnato i libri, gli adulti, il mondo.
Nessun pinguino potrebbe vivere qui con noi. 
Oliver Jeffers scrive e illustra l’incontro o meglio il viaggio di un bambino e del pinguino da riportare a casa. Un viaggio di scoperte, di storie raccontate, di emozioni che il bambino è contento di condividere con il pinguino.
Una volta lasciato sulla banchisa e quindi sulla via di ritorno il bambino si sente solo, rivede il pinguino triste e capisce che il pinguino non voleva tornare a casa ma si sentiva solo e cercava un’amico.
Le immagini semplici nella loro poetica espressione, così come il testo ridotto in poche frasi, accompagnano il bambino (e l’adulto) nella riflessione che gli stereotipi e le consuetudini non permettono di vedere la realtà per quello che é, la possibilità di una nuova esperienza relazionale perché ritenuta impossibile.
Soprattutto, il bambino cade in uno degli errori più semplici ma tragici che spesso incorre chi non compie la più vera delle azioni educative: l’ascolto. 
Allargare lo scambio, costruire relazioni, essere ospitale, divenire parte del “noi” si realizza solo nel tempo unico dello stare in ascolto dell’altro. 
Nessuno può sapere cosa cerca il cuore del pinguino: é solo nel silenzio attivo di fronte a chi é diverso che si ascoltano le voci delle identità nascoste e dei loro intimi desideri. 

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