Il vincolo e la possibilità
"La
danza è una gabbia dove si impara a volare."
Claude
de Nougaro
Vi
invito a guardare questi due video di danza contemporanea
"Interconnect" (2018) e "Able" (2008) della compagnia
Californiana di danza Jacob Jonas The Company poichè grazie a questi
possiamo osservare come il linguaggio poetico e trasformativo della
danza abbia fatto diventare i vincoli imposti delle possibilità,
trasformando così la realtà messa in scena in una splendida
performance che unisce, seppur in modo diverso, i protagonisti delle
coreografie di video arte.
Per
quanto riguarda il primo video "Interconnect" si potrebbe
ipotizzare che il coreografo abbia guidato nella creazione della
performance i due danzatori dando loro l'indicazione di danzare solo
a terra, intrecciandosi . Questo vincolo ha aperto la possibilità e
l'unicità della performance che abbiamo visto dando origine al
poetico linguaggio immaginativo che la danza, anche attraverso il
video, ci ha regalato.
Per quanto riguarda il secondo "Able"
il coreografo e i danzatori, attraverso la breakdance, hanno creato
una rappresentazione ancor più intensa della rottura e della
protesta che questo linguaggio artistico solitamente vuole dare.
I
corpi dei danzatori con disabilità, hanno sprigionato e dato vita ad una performance intensa e
poetica dimostrando ancora una volta come il vincolo può diventare
spinta per creare nuove possibilità. Il linguaggio della danza
spesso utilizza i vincoli, li ricerca, per creare mondi ed
esplorazioni intense, per allenare i danzatori ad una presenza
di lusso e dar vita a performance artistiche
con forte potere trasformativo sia per chi le guarda che per chi le
mette in scena.
Creando nuove possibilità la danza lancia a noi
educatori un messaggio importante, soprattutto oggi che siamo
chiamati a ripensare , alla luce di nuovi e numerosi vincoli imposti,
la relazione educativa e la scuola. L'invito che questo linguaggio
artistico ci fa è quello di non soffermarci sui vincoli per andare a
progettare e stare nel nuovo scenario che abbiamo di fronte ma di
utilizzarli come spinta vitale per aprirci nuove possibilità, nuove
strade che non è scontato siano peggiori ma solo diverse. Accogliamo
questo invito e modo di porsi di fronte ai vincoli per vivere questa
stagione di cambiamenti in atto come un'occasione di conoscere
l'inedito e non dare nulla per scontato, per decentrarci e uscire
dalla zona di conforto per esplorare nuove strade. Perchè i vincoli
di avere spazi da ripensare, nuovi modi di stare in relazione a
distanza e in presenza e diversi rapporti educatori/insegnanti
studenti non è detto che portino distanza, anzi ci danno l'occasione
di ripensarla, la vicinanza. Potrebbero metterci gli uni di fronte
agli altri in modo più autentico e attivo e scardinare ciò che
altrimenti non sarebbe stato nemmeno messo in discussione.
È ora di
"danzare e volare in queste nuove gabbie".
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