Puer radix

Puer radix è un’espressione che prendiamo in prestito dallo scrittore e poeta Tiziano Fratus per intitolare questo post e per presentarvi alcune opere dello scultore Christian Verginer (le immagini sono prese dal sito dell’artista), che abbiamo avuto occasione di conoscere presso il Messner Mountain Museum a Brunico.
Puer radix, scrive Fratus, è il bambino che “vive quotidianamente un rapporto di stretta connessione con gli elementi naturali e vegetali, con le altre specie viventi animali”, è colui che si prende cura del fuori o “semplicemente chi lavora con altri bambini per una maggiore consapevolezza ecologica ed ecosofica, immergendosi quanto più possibile nel paesaggio” (Fratus in Guerra, 2015, p.20). 
Le opere di Vertiger si interrogano sul rapporto tra uomo e natura, sulla relazione di appartenenza e partecipazione dell’uomo al mondo ma anche sulla sua posizione dominatrice e sfruttatrice e sembrano ricondurci all’infanzia. Infanzia intesa come possibilità di riscoperta di un’attitudine stupefatta e curiosa che vive intensamente il contatto con la natura e con gli altri e capace di una conoscenza connettiva, contemplativa, immaginativa e profonda.
“Infanzia e natura sono condizioni utopiche ed edeniche che abbiamo alle nostre spalle, ma soprattutto di fronte a noi, sono la rivoluzione silenziosa e individuale, la sola che può davvero cambiare il mondo” (Antonacci in Guerra, 2015, p.64).

 Ticking grass, 2020

The life inside, 2016

Together but alone, 2019


The first cut

Soundless, 2019


Man’s best friend


Alienated, 2016


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