La poesia degli alberi
Passeggiando
per il Parco Trotter, storica area verde milanese che ospita l’Istituto
Scolastico Comprensivo “Casa del Sole”, abbiamo incontrato un albero, una
maestosa ed elegante magnolia, dai cui rami pendono tanti cartoncini colorati
che danzano nel vento. Una giostra poetica di colori e parole che i bambini
hanno voluto donare agli alberi e a tutti coloro che, camminando per il parco, si
lasceranno incuriosire e incantare. Ci
piace immaginare i bambini seduti sotto gli alberi disseminati nel parco mentre
ascoltano il mondo e trascrivono sui loro cartoncini la voce degli alberi.
Tenerezza
Sotto questo platano
il mondo dovrà mutare
mentre dentro di me
c’è un mondo di quiete.
Le nubi lontane dalla mia
fronte
evaporano nella tenerezza
della mia anima.
Il peso
A tenermi il peso
mi aiuta la mia paura.
Dall’albero
cade il ramo più grande.
Il vento soffia forte
Il mio cappello va nel
mondo.
Pehev
Io sono il tiglio.
Ho le foglie rotonde
come la luna piena,
come un orologio
che indica l’ora del
mondo,
come le gocce di pioggia
che sparano amore.
Io sono un albero.
I miei capelli sono neri
come la notte.
Tonny
L’albero e la natura
Mi piace stare nel parco
a “curiosare” gli alberi.
Albero, mi piaci perché
posso arrampicarmi su di te
fino alla cima.
Vorrei essere un uccello
per volare sui rami più
alti.
Alessandro
Le nubi
Il mio cuore splende
come le stelle,
mentre le nubi nel cielo
coprono il mondo.
Ma questa quiete avrà il sopravvento
sulle lacrime.
Io sono un piccolo ulivo
del Parco Trotter
se mi vieni a trovare
sono felice.
Con la mia corteccia
come la tua pelle
posso sentire che mi
tocchi.
Con le mie foglie
come le tue orecchie
sento le vostre voci
sorridenti.
Con i miei rami come le
tue braccia
posso abbracciarti.
Se mi vieni a trovare
e ascolti la mia voce
che sale dalle mie radici
ti racconto
che non sono mai stato
così felice.
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