Extraterrestre


Ci sono elementi che quando si incontrano si attraggono, come sotto l'effetto di un campo magnetico.  Accade quando incontri un concetto in un libro ed emerge dalla memoria in modo sottile ma netto una poesia in musica, una canzone alla quale sei affezionata da sempre. Senza fatica e senza che te ne accorga, quello stesso concetto e quella canzone acquistano un valore peculiare, sono piccole porte che ti invitano a metterti in cammino, non sono più parole, concetti e note, sono materia viva che entra sotto la pelle.

Si tratta forse di trasgredire, come è la natura del gioco, di di-vertere, cioè di prendere un'altra strada, per educarsi, per pensare l'educazione, nell'accezione indicata di Riccardo Massa, come processo per condurre altrove, per portare via, perché non in ciò che è noto e nella zona di comfort si può crescere, ma dove si è sospinti a trasformarsi e dove si può sospingere a farsi nuovi, per accogliere ciò che ancora non è, perché, nella via che ci indica il poeta, «dov'è il pericolo, cresce anche il salvifico» (Hölderlin, Patmos). 
Antonacci F., (2019). Il cerchio magico. Infanzia, poetica e gioco come ghirlanda dell'educazione. Milano: FrancoAngeli.

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