Il libro degli errori
Corinna Luyken
(2017), Il libro degli errori, Fatatrac, 2021.
Gli
errori sono necessari, utili come il pane e spesso anche belli: per esempio la
torre di Pisa.
Gianni
Rodari
Nell’incipit
del suo “Il libro degli errori”, Gianni Rodari si chiede se valga la pena che
un bambino impari piangendo ciò che può imparare ridendo.
“Se si mettessero insieme le lagrime versate nei cinque continenti per colpa dell’ortografia, si otterrebbe una cascata da sfruttare per la produzione dell’energia elettrica. Ma io trovo che sarebbe un’energia troppo costosa” (Rodari, 1993, p.7).
Con umorismo Rodari mette in discussione la retorica dell’apprendimento basato sulla fatica, sulla “presenza minacciosa” (Rezzara, 2000, p.39) della valutazione, della misurazione, della punizione.
Gli sbagli e gli abbagli potrebbero non essere solamente e indiscriminatamente sanzionati, ma come suggeriscono Gianni Rodari e Corinna Luyken, gli errori possono essere utili, belli, generare nuove possibilità conoscitive e immaginative.
“Se si mettessero insieme le lagrime versate nei cinque continenti per colpa dell’ortografia, si otterrebbe una cascata da sfruttare per la produzione dell’energia elettrica. Ma io trovo che sarebbe un’energia troppo costosa” (Rodari, 1993, p.7).
Con umorismo Rodari mette in discussione la retorica dell’apprendimento basato sulla fatica, sulla “presenza minacciosa” (Rezzara, 2000, p.39) della valutazione, della misurazione, della punizione.
Gli sbagli e gli abbagli potrebbero non essere solamente e indiscriminatamente sanzionati, ma come suggeriscono Gianni Rodari e Corinna Luyken, gli errori possono essere utili, belli, generare nuove possibilità conoscitive e immaginative.
L'omonimo “Il
libro degli errori” di Corinna Luyken comincia da un errore, da un occhio
malamente disegnato, troppo grande e sproporzionato rispetto al volto di una
bambina.
Il libro non si arresta di fronte all’errore, non c’è valutazione, frustrazione, rabbia o sconforto ma lo sbaglio trasforma il disegno in qualcosa di diverso, di inaspettato e insolito.
Corrina Luyken, così come Rodari, propongono un altro sguardo, che è non è solo giudicante ed “esaminatorio” (Foucault, 1993, p.204) ma è immaginativo, poetico (Antonacci, 2019). Uno sguardo che accetta di non poter sempre misurare la conoscenza o valutare una persona, le sue capacità e attitudini, secondo una logica uniformante.
Un errore forse non deve essere sempre e velocemente debellato da una penna o matita rossa e giudicato con un numero, una lettera o una faccina triste, ma potrebbe offrire l’occasione di nuove possibilità di comprensione di chi ha commesso l’errore e di nuove e altre opportunità di conoscenza.
Il libro non si arresta di fronte all’errore, non c’è valutazione, frustrazione, rabbia o sconforto ma lo sbaglio trasforma il disegno in qualcosa di diverso, di inaspettato e insolito.
Corrina Luyken, così come Rodari, propongono un altro sguardo, che è non è solo giudicante ed “esaminatorio” (Foucault, 1993, p.204) ma è immaginativo, poetico (Antonacci, 2019). Uno sguardo che accetta di non poter sempre misurare la conoscenza o valutare una persona, le sue capacità e attitudini, secondo una logica uniformante.
Un errore forse non deve essere sempre e velocemente debellato da una penna o matita rossa e giudicato con un numero, una lettera o una faccina triste, ma potrebbe offrire l’occasione di nuove possibilità di comprensione di chi ha commesso l’errore e di nuove e altre opportunità di conoscenza.
Bibliografia
Antonacci
F. (2009), Le immagini del valutare
in Mottana P. (a cura di). L’immaginario
della scuola, Mimesis, Milano, pp. 53-71.
Antonacci F. (2019), Il cerchio magico. Infanzia, poetica e gioco come ghirlanda dell’educazione, FrancoAngeli, Milano.
Foucault M. (1993, Sorvegliare e punire, Einaudi, Torino.
Luyken C. (2017), Il libro degli errori, Fatatrac, 2021.
Rezzara A. (2000), Pensare la valutazione. Pratiche valutative e scolastiche e riflessione pedagogica, Mursia, Milano, p.39.
Rodari G. (1993), Il libro degli errori, Einaudi Ragazzi, San Dorligo della Valle (Trieste).
Foucault M. (1993, Sorvegliare e punire, Einaudi, Torino.
Luyken C. (2017), Il libro degli errori, Fatatrac, 2021.
Rezzara A. (2000), Pensare la valutazione. Pratiche valutative e scolastiche e riflessione pedagogica, Mursia, Milano, p.39.
Rodari G. (1993), Il libro degli errori, Einaudi Ragazzi, San Dorligo della Valle (Trieste).
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