L’invito al gioco di Grazia Varisco
"Un
invito al gioco: il gioco è sempre tenuto in sospetto, preso poco sul serio, o
troppo…Calamita/calamità…
Già nel titolo è indicata l’intenzione. Gli oggetti da spostare, volutamente semplici, elementari (punto, linea, segmenti, forme geometriche di base), sono fossati a calamite…
Il tutto è un invito al gioco, a giocare sugli opposti: ordine/disordine, sopra/sotto, prima/dopo, chiuso/aperto…a giocare attribuendo una funzione espressiva agli elementi e al campo.
Questo invito al gioco è stato definito da qualcuno, preoccupato di garantire uno scopo serio: “partecipazione dello spettatore”.
Il gioco come strumento di conoscenza; è un invito a giocare con me, con i miei oggetti, con concetti elementari. Il pubblico diventa artista con me; come me compone: tocca, sposta, agisce, prova, sperimenta e conosce.
“Si prega di toccare”…Il coinvolgimento per attivare l’esperienza artistica anche nel pubblico è la proposta del Gruppo Te il senso delle mie Tavole magnetiche".
Già nel titolo è indicata l’intenzione. Gli oggetti da spostare, volutamente semplici, elementari (punto, linea, segmenti, forme geometriche di base), sono fossati a calamite…
Il tutto è un invito al gioco, a giocare sugli opposti: ordine/disordine, sopra/sotto, prima/dopo, chiuso/aperto…a giocare attribuendo una funzione espressiva agli elementi e al campo.
Questo invito al gioco è stato definito da qualcuno, preoccupato di garantire uno scopo serio: “partecipazione dello spettatore”.
Il gioco come strumento di conoscenza; è un invito a giocare con me, con i miei oggetti, con concetti elementari. Il pubblico diventa artista con me; come me compone: tocca, sposta, agisce, prova, sperimenta e conosce.
“Si prega di toccare”…Il coinvolgimento per attivare l’esperienza artistica anche nel pubblico è la proposta del Gruppo Te il senso delle mie Tavole magnetiche".
"Soglia
è un vuoto messo nell’angolo: due elementi lineari disarticolati e posizionati
in modo non ortogonale identificano i tre piani dello spazio e suggeriscono un
vuoto disposto a ospitare, ad accogliere.
Il concetto che accomuna queste sperimentazioni è che sono lavori pensati per provocare il disturbo della regolarità percettiva con cui si pensa lo spazio: qualcosa di insolito, imprevisto o inatteso che propone uno sguardo nuovo".
Il concetto che accomuna queste sperimentazioni è che sono lavori pensati per provocare il disturbo della regolarità percettiva con cui si pensa lo spazio: qualcosa di insolito, imprevisto o inatteso che propone uno sguardo nuovo".
Extralibro, 1975 |
Implicazioni B/N, 1986 |
"Il
mio vuoto esclamativo...
quattro chiodi, tre cerchi, due gesti, un niente…
e lo stupore è intenso".
quattro chiodi, tre cerchi, due gesti, un niente…
e lo stupore è intenso".
Oh!,1997 |
Quadri
comunicanti jar, 2008-2015 |
Commenti
Posta un commento