RICORDO A DUE RUOTE

 

Il casco sobbalza sul capo a mano a mano che prendiamo velocità, l’aria sibila fresca tra i capelli, il mio sguardo è lontano e quell’adrenalinico andare su due ruote, verso quell’orizzonte invisibile non da tempo alla paura di cadere, di lasciare che mi attraversi.

Oltrepassiamo distese di campi che gentilmente iniziano a farsi strada in questo mio nuovo abitare e riscaldata da un lieve sole invernale, penso, immagino, ricordo.

Penso a quanto sia suggestivo nutrire un’amicizia e oliare gli ingranaggi di una ancora ruvida familiarità nel genuino gesto di motori che rincorrono un altrove, immagino il rumore assordante della moto che lascia il suo eco risuonare lontano e a quanto veloce potrebbe giungere improvvisamente nei sogni avventurosi di un bambino che dorme.

Infine, ricordo, d’improvviso, il volto di mio padre che entusiasta mi accompagna per la prima volta in un rocambolesco vagabondare sulla sua incantevole rossa moto. Mi stupisco di questa immagine ancora vivida e viva che, riaccesa da un guizzo scintillante di dicembre riprende posto nel mio corpo passeggero.

(Illustrazione di Rossana Bossù)


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