I bambini in ascolto di Meredith Monk

 


Ieri abbiamo avuto il grande piacere di assistere, presso Triennale Milano Teatro, al concerto di Meredith Monk, compositrice, cantante, regista, coreografa e filmmaker americana.
È stato emozionante ascoltare dal vivo le canzoni, i suoni, i gorgheggi e i giochi creati dalla voce e dal corpo di Monk che, per diversi anni, ho proposto ai bambini delle scuole primarie di Milano come rituale d’ingresso di un’esperienza laboratoriale per scoprire la ciascunità di ognuno e incontrare la disabilità. I laboratori erano promossi dall’associazione L’abilità onlus.
Il gesto sonoro di Meredith Monk disorienta e apre opportunità di pensiero, esperienza, percezione, intuizione, sensibilità, disegna l’invisibile e conduce verso un altrove necessario.
La voce incanta per il suono e il ritmo ancora prima del significato, trascina via il concetto, porta in vita l’immagine e amplifica le possibilità di immaginare e sognare.
Condividiamo, allora, un breve brano, tratto dal testo Una scuola possibile. Studi ed esperienze intorno al Manifesto Una scuola curato da Francesca Antonacci e Monica Guerra, edizioni FrancoAngeli.
 
“Ogni incontro inizia con l’ascolto di un brano musicale che propizia l’ingresso in uno spazio circoscritto e regolato, ritualizza il passaggio in un tempo prezioso e concentrato dove qualcosa sta per succedere.
Una musica acuta e beffarda si diffonde nell’aula, suoni impal­pabili e densi provenienti da un altrove misterioso. Una voce lugubre e giocosa non dice, allude, crea spaesamento e lo spostamento in un luogo altro, in una radura silenziosa. É la voce di una donna di sessant’anni (oggi settanta), Meredith Monk, che canta come una bambina piccola, che sembra giocare e divertirsi o, forse, fa danzare la sua voce nell’impossibilità di dire.
La musica termina e apre un istante di silenzio in cui si raccoglie lo stupore e lo spiazzamento dei bambini che attendono impazienti il loro turno per dire ed esprimere ciò che hanno ascoltato e sentito: una musica “strana”, “diversa”, che sembra provenire “da un paese lonta­no”, animale e umana insieme, allegra e triste, misteriosa.
Questo brano musicale ambiguo e ambivalente, che sembra tenere insieme molteplici aspetti e significati contrapposti, introduce l’espe­rienza che sta per compiersi: l’incontro con la diversità".
 
Segnaliamo l’incontro di questa sera
19 febbraio 2023, ore 21.00
Pirelli Hangar Bicocca
Ingresso gratuito previa prenotazione obbligatoria (fino a esaurimento posti)
 

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