ATTESE DI VOLO
Distesa nella sala di attesa
prima dell’imbarco, mi concedo qualche minuto per controllare di non aver
dimenticato nulla per il viaggio che ci aspetta. Nella trepidazione prima della
rincorsa volante ritorno la solita confusionaria. L’orario si avvicina, ma non
arrivano comunicazioni, l’aeroporto è affollato di famiglie con costumi,
maschere e boccagli pronti all’immersione in qualche mare esotico, anziani e
viaggiatori solitari immersi in letture avventurose.
Improvvisamente silenzio.
Dall’altoparlante annunciano un
ritardo non ben specificato sul nostro volto.
Imprecazioni e lamentele non tardano
ad arrivare. Nell’incertezza la settimana enigmistica e una buona lettura salvano
la prima interminabile ora di attesa. Il ritardo aumenta e con essa anche la
frustrazione generale. Mi distendo sulle poltroncine ad osservare i movimenti e
le posture di chi mi sta attorno, immaginando le geometrie, i contorni e le grinze
delle loro vite. La mia attenzione viene catturata da un gruppo di famiglie intente
in quello che ha tutta l’aria di essere un viaggio tra vecchi amici con
rispettivi figli al seguito. Mentre i bambini fanno merenda e si dedicano alla
minuziosa esplorazione degli angoli nascosti della grande sala trasformata da
loro in qualsivoglia universo incantante, gli adulti si dedicano alla noia. La
più anziana del gruppo si alza improvvisamente e prendendo parola annuncia a
gran voce di voler giocare. Si trasforma in cantante e trascinatrice del gruppo.
In pochi secondi figli, mogli, mariti si uniscono al coro, una coppia
improvvisa un ballo a due, alcuni si dedicano al coro e i bambini fanno
girotondi chiassosi e divertenti. Stremati si ributtano ai loro posti ma il
gioco continua, si imbattono ora in una stramba sfida a parole, ora a battimani
incrociati.
Loro si che sapevano volare!
Ammaliata da tale entusiasmo, vengo
presa dalla smisurata voglia di unirmi al gruppo e grata penso a quanto ancora nell’imprevedibilità
quotidiana, sotto il SoLLeone estivo, al riparo tra ombrelloni e castelli di
sabbia, negli uffici trasudanti delle grandi Metropoli, nei non-luoghi delle
attese, tra voli balzanti, lenti treni, roventi code automobilistiche, ancora
una volta, Gioco, troverà il modo per il riportarci tutti in Vita.
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