LETTURE AD ALTA LEGGIBILITA’ SOTTO L’OMBRELLONE
Libri tattili o sonori e tradotti in braille, libri tradotti con i sistemi simbolici più diffusi (PCS, WLS e ARASAAC), libri gioco, silent book, libri con doppia traduzione, libri in LIS e in italiano, libri ad alta leggibilità e albi illustrati.
Libri che si dovrebbero trovare e incontrare in ogni libreria o biblioteca disseminati qua e là e non relegati su uno scaffale dedicato, come ancora si marginalizzano e isolano coloro che presentano un funzionamento differente da quella che è ritenuta la presunta normalità.
Bibliodiversità, neurodiversità, biodiversità sono neologismi spesso sbandierati come proclami politicamente corretti e di facciata, ma che invece necessitano di essere problematizzati e ricondotti nelle nostre pratiche educative quotidiane.
In questo post vogliamo presentarvi due libri che abbiamo incontrato in Fiera e le cui storie ci hanno appassionato e affascinato.
Sono due testi ad alta leggibilità, o ad alta digeribilità, come sapientemente suggerito da un amico rimandando all’opportunità che offrono questi libri di essere avvicinati anche da chi è intollerante alla lettura e alla necessità di ruminare parole, pensieri, immagini per incorporare la conoscenza. Le due storie sono edite della casa editrice indipendente romana Biancoenero, che prima di pubblicare i testi li sottopone alla prova di bambini e ragazzi, allo sguardo di chi crede all’opera dell’immaginazione e sa cogliere i tentativi mal riusciti degli adulti di insegnare dilettando.
Come riportato alla fine dei testi, i criteri di alta leggibilità sono:
Accortezze sintattiche e lessicali
Capitoli brevi e paragrafi spaziati
Righe di lunghezza irregolare per seguire il ritmo della narrazione
Carattere tipografico studiato per chi ha difficoltà di lettura
Carta color crema che stanca meno la vista
Non aver paura dei cimiteri, dell’autore canadese François Gravel, è una storia vietata ai paurosi. Un racconto ambientato a ridosso dei cimiteri, luoghi di storia, immaginazione, scoperte geografiche, “giardini tranquilli, silenziosi” e inquietanti che nascondono a Clara, ragazza di tredici anni, il mistero oscuro della sua identità.
Sotto
lo stesso tetto, finalista
del premio Andersen di Chris Raschka, ci conduce all’interno di un condominio
situato al numero 777 di Garden Avenue a New York, ma che potrebbe trovarsi in
qualsiasi città. Accolti dal signor Bunchley, il portiere che ama i fiori ma non
sa niente di baseball (argomento imprescindibile che ogni buon portiere dovrebbe conoscere
per intrattenersi con i condomini), ci inoltriamo nelle storie intriganti e divertenti del
palazzo, dei suoi abitanti umani e animali, dei suoi luoghi nascosti e dei
racconti emozionanti dei suoi ascensori.
Commenti
Posta un commento