RAGAZZO DIVORA UNIVERSO

 

“Mio fratello Gus aveva predetto quasi tutto quando mi vide sbadigliare su uno sfondo di stelle e disse che forse avevo morso piu di quanto potessi masticare. O , come disse all’epoca, ragazzo divora universo”.

Un’immagine dalla straordinaria capacità immaginativa in grado di condurre tra le pieghe della realtà e dell’illusione, oltre il sostrato tangibile della realtà. Intreccio di linguaggio che raggomitola infinite metafore di quotidianità.

É cosí che viene rappresentata la scena conclusiva (senza fare spoiler) della miniserie Ragazzo Divora Universo, diretta da John Collee e tratta dall’omonimo romanzo semi-autobiografico dello scrittore australiano Trent Dalton ed uscita in questi giorni sulla piattaforma Netflix.

“Do your time before it does you.”
Trent Dalton, Boy Swallows Universe

Il racconto esplora tematiche importanti, a partire dall’adultizzazione dell’infanzia costretta  a fare a schiaffi con l’universo del male che la circonda, tra le pareti di casa e le increspature della strada che il protagonista Eli Bell attraversa a falcate temerarie.

“I’m a good man,’ Slim says. ‘But I’m a bad man too. And that’s like all men, kid. We all got a bit o’ good and a bit o’ bad in us. The tricky part is learnin’ how to be good all the time and bad none of the time. Some of us get that right. Most of us don’t.”
Trent Dalton, Boy Swallows Universe

Scavando e lasciandosi trasportare nell’Australia degli anni ’80, nei quartieri dissestati e malavitosi si incontra quella forza primordiale e duale che unisce Bene e Male in in un’indissolubile legame presente in ogni umano. Saranno proprio Eli e suo fratello, bambini-adulti che preservano ancora quello sguardo incantato sul mondo, a scorgere, tra le stampelle che seppure malandatamente sorreggono le figure di riferimento a cui sono affettuosamente legati, nonostante il dolore causatogli, a tessere i fili di quella propensione al bene che risolleverà le sorti di un futuro nefasto appraentemente già scritto.




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