ABITARE PERIFERICI
Un incontro casuale, all’interno di un antico atelier di un pittore goffo e sapiente, circondato dalle tele multiformi della sua immaginazione e dalle vite che ne scaturiscono e che offrono l’occasione di attraversare lo spazio tempo del reale per farsi ospiti in quell’universo di geometrie e tinte essenze labirintiche. Le perle pupille luccicanti di un artista la cui pelle si fa palpebra grinzosa come carta geografica e che dopo tempi alienanti ritrova la sua traccia sobbalzando su cortecce senza intonaco. Arti che si cercano, abiti che si tessono, palati che si addolciscono dei nettari impastati collettivamente tra i filari di granoturco, piedi che aprono mondi e danzano in un grande girotondo.
“Lembo di terra senza macchia,
radura forestiera, nuda e accogliente.
Spazi vuoti che sfiorandosi convergono,
si urtano,
scambiandosi lo sguardo,
Volteggiano,
scivolando nelle creste lunari di universi senza nome e senza tempo.
Nel non ancora,
abbiamo giocato.”
Questo crocevia multiforme offre l’occasione di farsi periferici. Questa attitudine nasce dal desiderio di attraversare i perimetri delle nostre individualita’ avventurandoci negli angoli nascosti delle nostre periferie, reali o immaginarie, aprendosi all’incontro con l’Altro. Si tratta di labirintici intrecci di echi di Volti, Geometrie e Cosmi talvolta conosciuti, talvolta non ancora incontrati.
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