Ri-guardare il limite e la fragilità


Ri-guardare il limite e la fragilità

Un laboratorio a partire dalle collezioni del museo Nazionale di Fotografia per esplorare la dimensione delicata della vulnerabilità


Mercoledì 3 dicembre 2025
dalle 16.00 alle 18.00
MUNAF - Museo Nazionale di Fotografia
in Villa Ghirlanda (via Frova, 10 - Cinisello Balsamo)

 

Partecipazione gratuita. Iscrizione obbligatoria
Per informazioni e iscrizioni: servizioeducativo@munaf.it

Il laboratorio è rivolto a professionisti dell’educazione e della cura (insegnanti, educatori, operatori socio-sanitari, psicologi, assistenti sociali, neuropsichiatri, logopedisti, neuropsicomotricisti dell’età evolutiva, fisioterapisti).

 

In fondo, la Fotografia è sovversiva non quando spaventa, sconvolge o anche solo stigmatizza
ma quando è pensosa (fa pensare, suggerisce un senso diverso da quello della lettera)
Roland Barthes, 2003, p.39.


In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità il Museo Nazionale di Fotografia (MUNAF) e L’abilità Onlus propongono un laboratorio per provare a esplorare le dimensioni del limite e della fragilità, che ci accomunano nella condizione di esseri umani con l’obiettivo di avviare una riflessione e una sovversione dello sguardo nei confronti di chi è considerato “più diverso” da una presunta normalità e quindi sottoposto a forme di svilimento e inferiorizzazione.

Si esploreranno alcune immagini provenienti dall’archivio di MUNAF, senza la pretesa di una lettura critica, ma mettendosi in ascolto delle immagini con ri-guardo, rispetto, umiltà e lasciandole parlare.

Mentre guardiamo le immagini, guardiamo i nostri preconcetti e i modelli determinati culturalmente, socialmente e storicamente e che influenzano il nostro sguardo e determinano pratiche e relazioni con l’altro.

Fermarsi a guardare le fotografie - oggetti tangibili con una loro materia, un loro linguaggio, una loro autorialità - diventa un gesto necessario, disorientante, a tratti sorprendente per provare a riconoscere e valorizzare le differenze, intese come caratteristiche individuali, sempre mutevoli e contingenti.

Il laboratorio

Il laboratorio prevede una visita iniziale agli spazi di MUNAF, luogo dinamico e relazionale che ospita questa esperienza partecipata fondamentale per chi compie e si esercita, ogni giorno, nel gesto del guardare nei contesti dedicati alla cura e all’educazione.

A conclusione del laboratorio verrà presentato un progetto di ricerca che attraverso le immagini, e in particolare attraverso il metodo del Photovoice, ha provato a dar voce a famiglie migranti di bambini con disabilità con l’intento di accogliere e valorizzare le narrazioni dei genitori, la loro prospettiva sul gioco con la disabilità, risorse e criticità per arricchire le risposte educative in termini di qualità e dignità della vita con il proprio figlio.

 

 

Commenti