Camminare per respirare con il mondo. Dal Passo Spluga a Milano a piedi con Georama Esplora

 


I sassi si muovono sui sentieri.
Mario Rigoni Stern, Il bosco degli urogalli
 
Ieri ha piovuto ininterrottamente. Poteva essere un’altra giornata di reclusione dopo una settimana serrati all’interno dei nostri luoghi di lavoro, costretti al supplizio crudele di una sedia scomoda e incapsulati dentro le auto che ci portano e ci spostano nei diversi luoghi di detenzione del nostro tempo. Poteva essere un sabato trascorso dentro le mura ovattate delle nostre case che ci impediscono di percepire i mutamenti del fuori (Guerra, 2015), di accordare il nostro respiro a quello del mondo, a quello dei fiumi, dei laghi, delle montagne, degli alberi, della foglia che seccando si ritrae per poi tornare ad espandersi e generare nuove gemme di vita.


Ognuno di noi poteva scegliere, più o meno liberamente, e noi abbiamo scelto di uscire comunque di casa, di metterci in cammino, di compiere un’attività poco raccomandata e auspicata nella cosiddetta stagione fredda che ci vorrebbe rintanati per prevenire il rischio di malattia (Otella, 2022), il rischio di incontrare l’altro e il mondo; un’attività dequalificata nella nostra società della prestazione per il rischio di perdere inutilmente il tempo sottraendoci all’eccesso di stimoli, informazioni e impulsi e allo sfruttamento volontario di noi stessi come animal laborans (Byung-Chul Han, 2012).
Abbiamo scelto di uscire ed esplorare i dintorni, di scoprire, come fa il bambino, che cosa può esserci oltre le mura di casa, oltre il recinto dei divieti o della libera costrizione. Al bambino non importa prendere un aereo per scoprire luoghi esotici o per fotografare cartoline da postare sui social. Al bambino interessa vagare, errare, “esplorare il mondo per trovarvi risposte e nuove domande ancora, attraverso movimenti del corpo e del pensiero” (Luini, 2022, p.27), non può fare a meno di provare, stupirsi, toccare, annusare, fare, disfare, sporcarsi, bagnarsi, cadere, rialzarsi, camminare nel buio di un bosco.


Così, ieri, abbiamo deciso di camminare insieme agli amici di Georama, a pochi chilometri da Milano, tra Erba e Realdino, ottava tappa di un cammino a piedi che parte dal Passo Spluga e giunge a Milano. Ci siamo bagnati, ci siamo sporcati nella terra fangosa, abbiamo annusato l’aria dei boschi, abbiamo provato ad ascoltare e sintonizzare il nostro respiro con quello del Lambro, abbiamo osservato le gocce alimentare la pozza del lago Alserio, abbiamo scrutato in lontananza le guglie dei monti da cui discendono le terre e le acque.


Guide poetiche ci hanno accompagnato, hanno camminato con noi, prendendosi cura di ognuno e del gruppo quando iniziava a calare il buio e su tratti impervi della strada, ci hanno sostenuto nella fatica con l’umorismo di chi sa accogliere la fragilità di ciascuno. Ci hanno fatto errare e poi sostare per leggere «la drammaturgia di scorci» del paesaggio facendoci intravedere i legami tra microcosmo e macrocosmo, ci hanno coinvolto nella narrazione del libro del mondo con passione e non con la supponenza da “savants par des savants”, come quelle guide che durante una qualsiasi escursione o una visita a un museo riducono l’arte, la botanica o qualsivoglia sapere specialistico a uno studio frammentato e insulso.
Jean-Jacques Rousseau, nelle lettere indirizzate alla piccola Marguerite-Madeleine “per esercitarla all’attenzione per gli oggetti gradevoli e vari quali le piante” (J.J. Rousseau, 2021, p.13), rammenta che si può essere “un grandissimo botanico senza conoscere una sola pianta dal suo nome” (Ivi, p.14), ma è piuttosto utile “apprendere a vedere bene ciò che si vede” (Ivi, p.7).


In questo senso, Carmelo e Gianluca conducono lo sguardo dei partecipanti a guardarsi e a guardare da nuove e altre prospettive, stimolano riflessività rispetto al nostro modo abituale di abitare il mondo, sono interpreti ambientali. Il cammino diviene, allora, esperienza educativa perché è stato pensato, progettato in ogni dettaglio per le persone che vi hanno preso parte, curate le sue finalità per generare nuove possibilità.


Il cammino da Erba a Realdino ha generato anche stanchezza, una “stanchezza fondamentale”, come la definisce Handke. Non si tratta della stanchezza solitaria causata dalla società della prestazione, quello stato di esaurimento “che agisce separando e isolando” (Byung-Chul Han, 2012, p.67), ma, come indica Byung-Chul Han, è una particolare facoltà che risveglia una speciale capacità di vedere, un’attenzione diversa, intima e lenta. “La stanchezza profonda allenta le parentesi dell’identità. Le cose sfavillano, risplendono e tremano oltre i loro margini. Si fanno indefinite, permeabili e perdono qualcosa della loro nettezza. Questa particolare in-differenza conferisce loro un’aura di cortesia” (Ivi, p.71). È la stanchezza dei bambini piccolissimi: “più nessuna avidità, prensilità nelle mani, soltanto ancora gioco” (Handke in Byung-Chul Han, 2012, p.71).
Alla mano che lavora, che serra, ai piedi che corrono frenetici verso un “poter-fare” illimitato contrapponiamo le immagine poetiche della mano che gioca e di piedi che camminano cauti e rendono più grande il silenzio del bosco (Rigoni Stern, 2000).
 
Il cammino Dalle Alpi a Milano riprenderà a gennaio. Potete seguire Georama Esplora qui:
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Per approfondimenti
Antonacci F. (2019), Il cerchio magico. Infanzia, poetica e gioco come ghirlanda dell’educazione, FrancoAngeli, Milano.
Byung-Chul Han (2012), La società della stanchezza, Roma: Nottetempo.
Guerra M. (a cura di) (2015), Fuori. Suggestioni nell’incontro tra educazione e natura, Milano: FrancoAngeli.
Luini (2022) (a cura di), Errare non per errore in BAMBINI 38(9), Edizioni Junior.
Otella C. (2022), Come uscire all’aperto migliora il nostro umore e la nostra salute anche in inverno, in Bambini, Come uscire all’aperto migliora il nostro umore e la nostra salute anche in inverno - Bambini e Natura
Rigoni Stern M. (2000), Il bosco degli urogalli, Torino: Einaudi.
Rossoni E. (2021), Il gioco del camminare. Da Milano a Genova a piedi con Georama Esplora
Il gioco del camminare. Da Milano a Genova a piedi con Georama Esplora. (puerludens.it)
Rousseau J.J. (2021), Atlante di botanica elementare. Prefazione di Enzo Cocco, Milano: L’ippocampo.

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