Il latte dei sogni di Leonora Carrington
L.
Carrington (2018), Il latte dei sogni, Adelphi, Milano.
Il latte dei sogni è un libro “diverso da tutti”,
scritto e illustrato dall’artista inglese Leonora Carrington.
(Dal testo è stato tratto il titolo
della 59.ma Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, di cui vi
abbiamo recentemente presentato alcune opere).
Il latte dei sogni raccoglie brevi e spassose storie che Carrington aveva raccolto in un quadernetto e che raccontava ai suoi figli per divertirli e tranquillizzarli, spaventati da alcuni disegni della stessa artista dipinti in una stanza della casa a Città del Messico.
Il latte dei sogni è un libro che non si conforma e
non si confonde con certa letteratura per l’infanzia che si limita a trasmettere
contenuti e a offrire una moralina scontata e prevedibile. Ogni storia non è mai
certa e conclusa definitivamente ma potrebbe generarne altre, ogni racconto è
un’esperienza immaginativa, estetica, polisemica (Cantatore et al., 2020) che
si rivolge al bambino per arricchirne le sue possibilità creative, riflessive, intellettive,
emotive ed esplorative.
I racconti e i disegni della
Carrington sono divertenti e crudeli, comici e truculenti e conducono il
bambino in un mondo di creature bizzarre e mostruose, di adulti - come la
signora Lolita Vomito che “puzza di cacca” e porta sempre con sé una scatola di carne
marcia per far venire il mal di pancia ai bambini (L’orribile storia dei pezzetti
di carne) o come la mamma di John che riattacca al contrario la testa volata
via al proprio bambino con la gomma da masticare (John Senzatesta), e di
bambini che hanno la testa a forma di casa perché amano mangiare il muro della
loro stanza (Il piccolo George) o che fanno pipì in testa ai passanti, dalla
finestra della camera, dopo aver bevuto la camomilla (La crudele storia della
camomilla).
La realtà rappresentata dall’opera artistica e creatrice di Carrington non è edulcorata, “lo scrigno magico dei sogni del bambino” (Antonacci, 2022) non è riveduto, corretto e purificato da ogni forma di negatività per preservare l’infanzia dall’esperienza del male, che è già inscritta nella vita del bambino e che attraverso le storie può essere re-immaginata e fronteggiata.
Il latte dei sogni raccoglie brevi e spassose storie che Carrington aveva raccolto in un quadernetto e che raccontava ai suoi figli per divertirli e tranquillizzarli, spaventati da alcuni disegni della stessa artista dipinti in una stanza della casa a Città del Messico.
La realtà rappresentata dall’opera artistica e creatrice di Carrington non è edulcorata, “lo scrigno magico dei sogni del bambino” (Antonacci, 2022) non è riveduto, corretto e purificato da ogni forma di negatività per preservare l’infanzia dall’esperienza del male, che è già inscritta nella vita del bambino e che attraverso le storie può essere re-immaginata e fronteggiata.
Per
approfondimenti
Antonacci F. (2022), Versi e perversi in podcast
Versi perversi in podcast (puerludens.it)
Cantatore L., Galli Laforest N., Grilli G., Negri M., Piccinini G., Tontardini I., Varrà E. (a cura di) (2020), In cerca di guai. Studiare la letteratura per l’infanzia, Edizioni Junior, GruppoSpaggiariParma.
Antonacci F. (2022), Versi e perversi in podcast
Versi perversi in podcast (puerludens.it)
Cantatore L., Galli Laforest N., Grilli G., Negri M., Piccinini G., Tontardini I., Varrà E. (a cura di) (2020), In cerca di guai. Studiare la letteratura per l’infanzia, Edizioni Junior, GruppoSpaggiariParma.
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